Ansia da dungeon: i consigli per affrontarla (e vincerla)

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2 risposte

  1. Red Dragon ha detto:

    CLAP! CLAP! CLAP!
    Personalmente come Master questi problemi non ne ho avuti; come giocatore invece sì, perché il “tipico DM” funzionava così:
    a) ogni incontro va avanti fino alla morte
    b) non è possibile trattare
    c) deve esserci un PG morto ad ogni incontro
    d) in compenso i PG possono lasciare il dungeon per farsi curare e resuscitare, dato che i mostri li inseguono solo dentro il dungeon.
    d1) se non possibile lasciare il dungeon, c’è sempre una stanza dove potersi riposare e trovare i nuovi PG
    e) dungeon di almeno un centinaio di stanze, anche se è solo una cantina
    f) naturalmente alla fine di tutto vi è il drago, di livello moooolto superiore ai PG ed, ovviamente, la spada che serve ad ucciderlo te la danno come ricompensa per averlo ucciso…
    Tutto questo è perché i GIOCATORI devono aver paura di affrontare i mostri…

    Come DM, invece, l’unico problema che ho avuto è all’alto livello con gli incantesimi “spacca trama” che trasformano quasi tutte le avventure in EUMATE, visto che tutti gli altri problemi vengono risolti con un paio di incantesimi. Ovviamente se non limito tali incantesimi…

    Ciao 🙂

  2. Zaorn ha detto:

    Non so a quale GDR tu stia giocando, tuttavia secondo me dovresti concentrarti sullo studio dei vari incantesimi che col salire del livello, gli eroi non sono in grado di affrontare con facilità.
    Ad esempio io gioco a Pathfinder, all’inizio invisibilità è un ostacolo, però andando avanti coi livelli ci sono altri incantesimi analoghi meno contrastabili, come vuoto mentale e illusioni.
    Calibrare la sfida è molto importante, lasciare che a volte gli eroi passino certe difficoltà senza problemi ci sta, altrimenti che eroi sono?
    Ovvio è che a volte è importante mettere incontri adeguati, la varietà è essenziale, prova sempre qualcosa di diverso!

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