Contenitore Virtuale e Contenuto Virtuale: le differenze

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4 risposte

  1. Red Dragon ha detto:

    Vorrei giusto fare un appunto: non è che i giocatori, fin quando hanno punti o risorse, posso alterare il contenitore virtuale come gli pare. La coerenza interna prima di tutto. Puoi stabilire, spendendo la relativa risorsa, che in quel villaggio esista un tuo alleato ma perché nella tua scheda c’è scritto che eri stato in quel villaggio da piccolo e magari quell'”amico d’infanzia” ora è proprio lì a darti una mano. Oppure non puoi stabilire che il Re ti crede, ma se nella tua scheda c’è scritto che il Re ed il PG erano compagni d’arme, potrebbe usare la sua “risorsa” per rendere più malleabile il Re.
    Se il gioco prevedesse che, spendendo la giusta risorsa, si può far sparire una montagna, beh molto probabilmente è perché stai interpretando un dio e quello è il tuo “piccolo” miracolo.
    Insomma, non si cambia il contenitore a caso, ma seguendo sempre logiche coerenti. Anziché avere una pirofila di metallo, ce l’hai di silicone: puoi cambiargli limitatamente forma ma non trasformarla in una padella.

    Ciao 🙂

    • Daniele ha detto:

      Ciao Red !
      Prendo atto del tuo appunto, anche se così di primo acchito mi pare più una tua personale interpretazione che una regola vera e propria. Perlomeno nei giochi Indie che ho letto io, specie quelli a narrazione condivisa / masterless che dir si voglia, non viene esplicitamente detto quanto tu riferisci. Anche nei casi in cui la regola compare comunque, viene fatto passare il messaggio che essendo questo un diritto sacrosanto del Giocatore, si deve fare in modo e maniera da accettare la cosa anche se incoerente con il setting. Ovviamente questa è la mia esperienza personale 🙂

      • Red Dragon ha detto:

        Aspetta, io non faccio il confronto tra tradizionali e masterless, per il semplice fatto che i secondi si avvicinano di più ad una “Storia Interrotta” che non ad un GdR come siamo abituati.

        Quelli che dico io sono GdR che hanno un Master, hanno un’ambientazione, anzi un contenitore virtuale ben definito, ma viene data la possibilità al giocatore, spendendo la relativa risorsa e con la giusta “leva” in “fiction” (ho fatto esempi dal background ma posso farlo anche con altri punti della scheda), di modificare parzialmente questo contenitore (è di silicone 😉 ). Ma sopratutto, se incoerente col setting, non lo puoi fare. Punto e basta!

        Poi c’è un terzo approccio che è utile se i giocatori sono molto partecipativi (e l’ho visto fare anche nei GdR Tradizionali): tu sei il Barbaro che viene dalle Steppe del Nord, giusto? Visto che vi state dirigendo lì, perché non ci dici qualcosa al riguardo?
        Ovviamente questo richiede “punti bianchi” sulla mappa che il GM ed i Giocatori possono riempire a loro piacimento.

        Ciao 🙂

        • Daniele ha detto:

          Ah ok, non avevo capito che ti stavi riferendo a quei GDR che potremmo definire “neo-tradizionali”… li ho menzionati nell’introduzione dell’articolo dove specifico che la meta-currency è utilizzata anche in alcuni giochi di ruolo non-indie.
          Sono d’accordo che in quei giochi il contenitore virtuale è più malleabile, ma comunque esiste (a differenza dei masterless). Secondo me è un buon compromesso 🙂

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