Contenitore Virtuale e Contenuto Virtuale: le differenze
Contenitore Virtuale e Contenuto Virtuale: quali sono le differenze tra i due elementi che costituiscono lo Spazio Virtuale di un Gioco di Ruolo ?
Nei Giochi di Ruolo Tradizionali esiste un limite a ciò che i Giocatori possono influenzare direttamente durante una sessione: non si possono, ad esempio, introdurre/togliere elementi del setting e della storia o alterare le leggi fisiche pertinenti all’universo di gioco.
In altre tipologie di giochi che per comodità definiremo “moderni” invece (benchè sia una definizione troppo ambigua, e sebbene questi concetti siano poi stati adottati anche da Giochi di Ruolo neo-tradizionali), i Giocatori possono modificare anche elementi ritenuti intoccabili tramite quella che viene definita dagli esperti Meta-Currency e che corrisponde ai Punti Fato/Punti Personaggio/Punti Avanzamento.
Cosa c’entra tutto questo con i termini Contenitore Virtuale e Contenuto Virtuale ? In questo articolo spiego le differenze tra questi due termini che sono coniati da me (per cui non vi affannate a cercarli in rete) proprio per chiarire a me stesso i concetti che stanno alla base dei GDR Tradizionali su cui troppo spesso si parla a sproposito.
Ma prima di entrare nel vivo del discorso, occupiamoci delle definizioni.
Cos’è il Contenitore Virtuale ?
Il Contenitore Virtuale racchiude tutto ciò che non può essere alterato arbitrariamente dai Giocatori e dai Personaggi.
Nella sua definizione più stretta, il Contenitore rappresenta le leggi inalterabili il cui scopo è rendere coerente lo Spazio Virtuale in cui si svolge l’avventura, come la gravità e la logica (a = a). Solo espedienti di natura magica a disposizione dei Personaggi possono alterare queste leggi e solo su determinati presupposti. Se così non fosse, il tutto perderebbe di coerenza interna e con essa svanirebbe anche la sospensione dell’incredulità (cosa che puntualmente accade nei GDR in cui la magia è troppo presente).
Il Giocatore ad esempio, non può stabilire che una montagna, un castello o un PNG inerenti lo scenario svaniscano nel nulla e non può nemmeno far apparire un alleato all’improvviso. Le leggi del Contenitore Virtuale lo impediscono: quella montagna è lì perchè è parte del Contenitore e non è possibile semplicemente spostarla e ignorarla (leggi inerenti lo Spazio); l’alleato non si trova in quel dato luogo e non può comparire improvvisamente (leggi inerenti il Tempo). Spazio e Tempo fanno parte del Contenitore Virtuale e quindi inalterabili (fatta eccezione per la magia, la quale però risponde anch’essa ad una serie di leggi: vedi Ars Magica e D&D).
In altre tipologie più avanguardistiche di GDR invece, grazie al potere dato ai Giocatori, questi sono in grado di alterare direttamente anche queste leggi nel corso del gioco stesso spendendo punti, a prescindere dal fatto che il loro Personaggio sia in grado o meno di accedere a tali espedienti e a prescindere dal fatto che siano parte del Contenitore Virtuale. Ovvero: possono farlo arbitrariamente in quanto Giocatori e senza il tramite del loro Personaggio.
Il garante del Contenitore Virtuale nei GDR Tradizionali è il Game Master stesso e i Giocatori non hanno alcun diritto di veto su quanto da lui stabilito nel corso del gioco (ma possono metterlo in discussione a dadi fermi, ovviamente).
Pensate al Contenitore Virtuale come un contenitore, per l’appunto: se avete una pirofila, potete metterci dentro della pasta al forno, zucchine ripiene o semplicemente lasciarla vuota, ma non potete in alcun modo modificare la pirofila stessa.
Cos’è il Contenuto Virtuale ?
Il Contenuto Virtuale è tutto ciò che può essere alterato dall’azione plasmatrice dei Personaggi: ovvero alcuni degli elementi del Contenitore Virtuale.
Quali sarebbero questi elementi ? Sono esattamente le stesse cose che noi esseri umani abbiamo la facoltà di modificare nel mondo reale. In quanto essere umano posso spostare una sedia, ma non certo una casa intera; posso coltivare un appezzamento di terreno o scavare una buca, ma non far svanire acri di terra; posso richiedere un’udienza col Re e anche cercare di fargli cambiare idea, non stabilire a priori che il Re farà questo o quello.
Anche se è il Giocatore a decidere cosa fare, è sempre il Personaggio che fa da “filtro” alle sue decisioni; ecco perchè il Personaggio nei GDR Tradizionali è semplicemente lo strumento tramite il quale il Giocatore può modificare il Contenuto Virtuale (come spiego anche nei Commentari sul Gioco di Ruolo).
Questo significa che nei GDR Tradizionali non è sufficiente che una descrizione sia “buona” o “cool” per far si che l’azione riesca: prima bisogna vedere se il Personaggio è in grado di compierla e poi bisogna sincerarsi che questa azione abbia come bersaglio il Contenuto Virtuale e non il Contenitore. Il ruolo del Game Master nei Giochi di Ruolo Tradizionali consiste principalmente nello stabilire se (e come) è possibile influire su un dato elemento del Contenuto Virtuale.
Nei GDR di matrice forgita invece, il Giocatore ha la facoltà di intervenire direttamente sulla storia, sul Contenitore e sul Contenuto Virtuale (o “fiction”) indipendentemente dalle reali possibilità del suo Personaggio di portare a termine quell’azione.
Essendo sancito come “diritto” del Giocatore stesso infatti, è sufficiente spendere una quantità di risorse (punti personaggio, punti storia, fato, ecc. ecc.) per far si che ciò avvenga. In base al tipo di gioco, il Game Master può o non può avere voce in capitolo: nei casi estremi si parla di “narrazione condivisa”, perchè in questi giochi la differenza tra Giocatore e Game Master è sfumata a tal punto che i primi possono tranquillamente sostituirsi al secondo, condividendone in pratica le prerogative.
Conclusioni
Riassumendo: la differenza tra Contenitore Virtuale e Contenuto Virtuale è che il primo non può essere plasmato dai Giocatori e dai Personaggi in circostanze normali, mentre il secondo è sottoposto continuamente a modifiche.
I nostri Personaggi infatti agiscono sul Contenuto Virtuale costantemente. Accendono torce, uccidono mostri, sfondano porte, contrattano con i mercanti, danno vita a complotti e intrighi, migliorano le proprie caratteristiche… il Contenuto Virtuale è “fatto apposta” per far si che i Personaggi lo modifichino e nel modificarlo migliorino essi stessi, senza per questo alterare la coerenza interna del Contenitore Virtuale, ovvero l’ambientazione. Se volessi (ma non è mia intenzione) cercare un Primo Motore del Gioco di Ruolo sarebbe senz’altro quello appena descritto.
Viceversa ci sono elementi che non possono essere alterati arbitrariamente dai Giocatori e dai Personaggi, pena la perdita di coerenza del setting stesso. Se un Giocatore è in grado di stabilire arbitrariamente durante il gioco che il suo Personaggio è amico di tal PNG o ignorare completamente un elemento dello scenario, oppure ancora alterare gli eventi della “storia” (termine mai usato nei GDR Tradizionali, e non a caso) senza passare prima per il giudizio di una terza parte (il Game Master), ebbene se tutto ciò fosse possibile si rischierebbe di stravolgere l’ambientazione e le sue basi portanti, snaturandola del tutto.
Qui termina la mia breve disamina sulle differenze tra Contenitore Virtuale e Contenuto: spero tu l’abbia trovata utile ! Non sei d’accordo con quanto scritto ? Fammelo sapere con un bel commento !
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Alla prossima !
Vorrei giusto fare un appunto: non è che i giocatori, fin quando hanno punti o risorse, posso alterare il contenitore virtuale come gli pare. La coerenza interna prima di tutto. Puoi stabilire, spendendo la relativa risorsa, che in quel villaggio esista un tuo alleato ma perché nella tua scheda c’è scritto che eri stato in quel villaggio da piccolo e magari quell'”amico d’infanzia” ora è proprio lì a darti una mano. Oppure non puoi stabilire che il Re ti crede, ma se nella tua scheda c’è scritto che il Re ed il PG erano compagni d’arme, potrebbe usare la sua “risorsa” per rendere più malleabile il Re.
Se il gioco prevedesse che, spendendo la giusta risorsa, si può far sparire una montagna, beh molto probabilmente è perché stai interpretando un dio e quello è il tuo “piccolo” miracolo.
Insomma, non si cambia il contenitore a caso, ma seguendo sempre logiche coerenti. Anziché avere una pirofila di metallo, ce l’hai di silicone: puoi cambiargli limitatamente forma ma non trasformarla in una padella.
Ciao 🙂
Ciao Red !
Prendo atto del tuo appunto, anche se così di primo acchito mi pare più una tua personale interpretazione che una regola vera e propria. Perlomeno nei giochi Indie che ho letto io, specie quelli a narrazione condivisa / masterless che dir si voglia, non viene esplicitamente detto quanto tu riferisci. Anche nei casi in cui la regola compare comunque, viene fatto passare il messaggio che essendo questo un diritto sacrosanto del Giocatore, si deve fare in modo e maniera da accettare la cosa anche se incoerente con il setting. Ovviamente questa è la mia esperienza personale 🙂
Aspetta, io non faccio il confronto tra tradizionali e masterless, per il semplice fatto che i secondi si avvicinano di più ad una “Storia Interrotta” che non ad un GdR come siamo abituati.
Quelli che dico io sono GdR che hanno un Master, hanno un’ambientazione, anzi un contenitore virtuale ben definito, ma viene data la possibilità al giocatore, spendendo la relativa risorsa e con la giusta “leva” in “fiction” (ho fatto esempi dal background ma posso farlo anche con altri punti della scheda), di modificare parzialmente questo contenitore (è di silicone 😉 ). Ma sopratutto, se incoerente col setting, non lo puoi fare. Punto e basta!
Poi c’è un terzo approccio che è utile se i giocatori sono molto partecipativi (e l’ho visto fare anche nei GdR Tradizionali): tu sei il Barbaro che viene dalle Steppe del Nord, giusto? Visto che vi state dirigendo lì, perché non ci dici qualcosa al riguardo?
Ovviamente questo richiede “punti bianchi” sulla mappa che il GM ed i Giocatori possono riempire a loro piacimento.
Ciao 🙂
Ah ok, non avevo capito che ti stavi riferendo a quei GDR che potremmo definire “neo-tradizionali”… li ho menzionati nell’introduzione dell’articolo dove specifico che la meta-currency è utilizzata anche in alcuni giochi di ruolo non-indie.
Sono d’accordo che in quei giochi il contenitore virtuale è più malleabile, ma comunque esiste (a differenza dei masterless). Secondo me è un buon compromesso 🙂