Immaginaria: il gioco di ruolo è più vivo che mai.
Il grande ritorno di Immaginaria, lo storico evento GDR
Si è tenuto ieri a Milano, precisamente presso La Fabbrica del Vapore, il ritorno di Immaginaria. Per chi non lo sapesse, Immaginaria è una storica manifestazione che ha ripreso a vivere proprio quest’anno, grazie alla volontà e all’impegno degli intraprendenti organizzatori nel riesumarla e renderla più bella che mai.
Nata nel 1988 dall’idea di Giovanni Ingellis, nome storico del panorama ruolistico italiano, Immaginaria è stata per anni uno dei pilastri del gioco di ruolo in Italia. Una convention interamente dedicata al nostro hobby preferito, che mancava dal 2001 e che per festeggiare i trent’anni dalla prima edizione ha scelto una location davvero magnifica, tra le immense vetrate, i mattoni rossi e il caratteristico stile industrial della Fabbrica del Vapore.
Posso assicurarvi che è stato un gran successo. Masse di giocatori affamati di giochi di ruolo hanno potuto vedere la propria fame placata in ogni tavolo disponibile a Immaginaria. Non ho praticamente mai visto un tavolo libero e la quantità di gente confluita nella Fabbrica del Vapore è stata sorprendentemente (e piacevolmente) alta. Un ennesimo segnale che il gioco di ruolo, in Italia, sta vivendo un periodo di straordinario successo.
Un momento dell’assegnazione del premio Giovanni Ingellis.
Immaginaria si è divisa di fatto in tre diverse parti: gioco libero, gioco organizzato e torneo.
Nell’area di gioco libero alcune tra le più importanti associazioni, tra cui la onnipresente Fantasika e Aeterna Nox, che ringrazio per avermi fatto provare Changeling. I master hanno fatto giocare decine e decine di persone, dagli storici giocatori navigati ad addirittura alcuni passanti curiosi che, usciti dalle vicine mostre ed esibizioni non collegate in alcun modo ad Immaginaria, si sono letteralmente avventurati in mondi di fantasia. Inutile farvi un elenco dei giochi che era possibile provare: c’era praticamente tutto.
Nella sezione di gioco organizzato, autori e master ospiti hanno fatto giocare avventure dimostrative dei loro giochi. Presente, tra gli altri, Christian “Zoltar” Bellomo, diventato una vera star del panorama GDR italiano e internazionale grazie a Sageadvice.eu, punto di riferimento per le regole della quinta edizione di Dungeons & Dragons. Non a caso Zoltar si è portato a casa il prestigioso premio Giovanni Ingellis per il suo merito nella divulgazione del gioco di ruolo. Bellissima l’immagine del vincitore che torna al suo posto con uno sguardo emozionato e incredulo. Complimenti, Zoltar!
Infine l’immancabile torneo di GDR, con un formato tutto particolare che ha visto avventure di giochi di ruolo nella loro prima incarnazione durante il mattino e nella loro versione più nuova nel pomeriggio. Personalmente ho partecipato ad Avventure nella Terra di Mezzo, ma non siamo riusciti a concludere l’avventura a causa del poco tempo a disposizione e di qualche tiro sfortunato. Peccato.
Come se tutto questo non bastasse, Immaginaria ha anche sostenuto la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e All You Can Play For Charity, quest’ultimo un progetto di beneficenza legato all’ambiente del gioco intelligente. Sono stati raccolti più di 2.000 Euro per aiutare bambini che, con le giustissime parole di Andrea Cominacini, organizzatore e “voce” delle premiazioni: “Combattono un mostro terribile ogni giorno“. Ci sarà inoltre, in data da definire, un’asta per gli artwork fantasy che sono stati donati a Immaginaria da vari artisti. La data a quanto pare è ancora da definire, ma il ricavato sarà anch’esso devoluto in beneficenza. Ottimo lavoro!
Insomma, che dire: Immaginaria è stata un grande successo. Non possiamo che denotare ancora una volta che stiamo vivendo forse il periodo più florido per i GDR in Italia. Speriamo che la tradizione di questo evento sia ripresa in maniera definitiva e non vediamo l’ora che arrivi la prossima edizione.
Grazie per la recensione
Hai provato Changeling The Dreaming o The Lost?
Sono belli entrambi ma con una atmosfera molto diversa.