Le skill sono davvero essenziali in un gdr ?

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9 risposte

  1. LoShAmAnO ha detto:

    Ancora un interessante articolo, con il quale, non posso non trovarmi d’accordo. Grazie per le acute riflessioni che condividi.

  2. Archmage ha detto:

    Premetto che non c’è da parte mia alcuna vena polemica se dico che il titolo dell’articolo, per il resto ben impostato e intelligentemente propositivo, è un po’ forviante. Non parliamo di “un gdr” ma di D&D o di un altro qualsiasi regolamento GdR che renda accessorie le meccaniche collegate alle skill in quanto ce ne sono altre che permettono di gestire il gioco e che “ingabbiano” il personaggio in classi e affini con effetti (secondo me) ben peggiori per la creatività. Per renderlo evidente faccio un esempio banale: se le skill sono davvero “cosa il personaggio sa fare” allora queste dovrebbero anche misurare quali armi/armature questo sa usare e quanto bene, oppure la sua capacità di lanciare incantesimi o ottenere soddisfazione alla sue preghiere dagli dei (giusto per citare cose elementari). In D&D non è così ma ci sono altri regolamenti per cui lo è e dove le skill sono molto meno accessorie. Certo volendo ridurre al massimo il sistema può funzionare decentemente anche con i soli attributi/caratteristiche ma c’è bisogno di avere un master capace, dotato di una certa esperienza e soprattutto rispettato nel suo arbitraggio dai giocatori. Perché la carenza di regole può creare discussioni e malanimo che sono uno dei principali nemici del divertimento a cui il gdr dovrebbe puntare.

    • Daniele ha detto:

      Ciao Archmage, e grazie per aver commentato innanzitutto 🙂

      Personalmente non penso che il titolo sia fuorviante perché il mio intento era proprio quello di rivolgermi ai gdr in generale: per me in tutti i gdr le skill non sono necessarie, e non soltanto in d&d e similari… mi rendo certo conto che ci sono altre variabili che ingabbiano la creatività oltre alle skill (per esempio le classi) e non sto certo dicendo che queste sono il Male, ma in questo articolo mi sono rivolto in particolar modo a coloro i quali insistono nel dire che senza skill l’esperienza di gioco ne risente negativamente. Preferisco termini generici ed elastici quali i background di Barbarians of Lemuria o le Classi di d&d, piuttosto che specializzazioni di specializzazioni (Atletica è diverso da Correre che è diverso da Acrobazia che è diverso da Saltare…).

      Per quanto invece concerne le conseguenze di una carenza di regole, ne sono ben conscio e non intendo affatto dire che “meno regole = miglior gdr”: infatti le regole, che io preferisco chiamare linee-guida, sono un male necessario per garantire il corretto funzionamento di un gioco di ruolo; tuttavia non bisogna mai dimenticare che le regole sono solo “l’interfaccia” che regola le azioni dei giocatori e non dovrebbero influire sul divertimento: le discussioni non nascono mai per carenza di regole, ma solo a causa di incomprensioni delle regole da parte di master e giocatori, e soprattutto a casua di mancata comprensione dello spirito del gioco , perchè se si comprende quest’ultimo, allora effettivamente non c’è bisogno di seguire pedissequamente le regole (Gygax dixit).

  3. Archmage ha detto:

    Perdonami ma dire “per me in tutti i gdr le skill non sono necessarie” è per me piuttosto discriminatorio dei GdR che si focalizzano proprio su di esse. D&D, sono d’accordo, può farne sicuramente a meno, ma quei GdR che utilizzano le skill per risolvere le situazioni di combattimento, il lancio degli incantesimi senza ricorrere a regolamenti supplementari, regole ad hoc o tabellazione basata su classi/livelli che dovrebbero fare secondo te? Cambiare i loro regolamenti?

    • Daniele ha detto:

      No aspetta un momento: dire che una cosa non è necessaria non è come dire che è un male o che è bandita del tutto: non dimenticare a chi è rivolto l’articolo (vedi cappello introduttivo)… lo scopo qui non è di portare avanti una concezione di gdr senza skill (anche perchè i background stessi sono skill rudimentali in un certo qual senso) ma solo di dimostrare che anche senza skill un gdr può funzionare egregiamente 🙂 Io stesso ad esempio adoro il sistema chaosium che, guarda un pò, è skill-based !
      Spero di essermi spiegato… non si fa discriminazione su questo blog: amiamo tutti i gdr, senza eccezioni.

  4. Red Dragon ha detto:

    Sono ancora un po’ a tocchi per la febbre, ma questo articolo lo devo commentare.
    Io sono uno pro-skill, ma non perché i GdR senza skill non vadano bene: ne ho giocati a bizzeffe e sono anche molto divertenti. Il fatto è che a me piace vedere sulla scheda cosa sa fare il mio PG (oltre al “chi è” ma questo è un altro discorso). Naturalmente parlo di abilità necessarie al gioco: per quanto possa essere interessante, “Accendere fuochi” è poco utile come abilità in un contesto D&D-esco, mentre potrebbe far la differenza in un GdR survival. Ah, sì: io ormai sono passato anche dalla parte di chi evita il “hai fallito, ritenta” (detta anche fail forward).
    Sono anche un buon salvacondotto dalla “crisi di foglio bianco”: avere un personaggio con Ingannare mi dice subito a colpo d’occhio cosa vuol fare rispetto ad uno con Addestrare Animali, là dove in un GdR senza skill, entrambi avranno semplicemente Carisma 18. Separandosi da D&D, mi permettono di fare un PG che sa trattare bene con gli animali e male con gli umani o viceversa, là dove in un altro gioco non avrei indice di chi sia. In altre parole, nasce la necessità di aggiungere virtualmente le abilità: quando dici che il tuo personaggio ha paura dell’altezza ed è un nuotatore provetto, di fatto stai dicendo che vuoi che abbia Nuotare e non Scalare anche se nel gioco non sono previste.
    Il difetto principale dei GdR con skill, e lo dico per completezza, è che hanno principalmente due difetti; il primo è quello che dici tu stesso: non ho l’abilità ed allora non posso neanche tentare, laddove magari “necessità aguzza l’ingegno” (GURPS risolve col “bonus base all’abilità” ma è tutt’altro che un regolamento semplice); il secondo è che non sempre il numero di abilità è quello “giusto”: troppe abilità per cui non riesci ad avere quello che vorresti per il tuo PG o troppo poche e generiche per cui ti ritrovi nello stesso problema del non averle.

    Spero di aver lanciato un sasso interessante 😉

    Ciao 🙂

    • Daniele ha detto:

      Ciao Red !
      Per quel che mi riguarda considero il tuo spunto molto interessante e soprattutto parte da una riflessione obiettiva: hai centrato in pieno gli svantaggi di entrambi i metodi, skill-based e skill-less in poche parole 🙂

      Ora, quando ci si trova dinanzi ad un bivio come questo e le alternative sono entrambe valide, ciascuno di noi sceglierà ciò che ritiene essere il “male minore”: io personalmente non ho nulla contro i gdr skill-based che ho giocato/gioco tuttora… tuttavia come faccio notare nell’articolo, certe volte si esagera e all’esagerazione io preferisco tranquillamente l’assenza di skill.

      Le skill per me derivano (o sono, se vogliamo essere radicali) dal background del personaggio: sia in d&d che in altri gdr, è il mio background che mi dice cosa so fare, e il background posso deciderlo io: ho completo controllo su di esso (eccetto che nelle ambientazioni home-made, dove il master può correggermi se necessario !). Non devo consultare una lista fatta da qualcun’altro, che ha creato separazioni illogiche tra diverse skill che secondo me dovrebbero essere accorpate tutte sotto un ‘unica area: in fondo in fondo, nella vita reale non imparo a “saltare”, ma bensì il “saltare” è soltanto una parte di qualcosa di più ampio: per esempio, se sono cresciuto in campagna o se ho fatto parte di una compagnia circense 🙂
      Usando i Background ci guadagniamo sia in elasticità (meglio “Acrobata di Circo” che “Saltare” ! Il primo è senz’altro più utile perchè racchiude molte competenze) che in semplicità e naturalezza…

      • Red Dragon ha detto:

        Ciao! Senza notifiche rispondo sempre tardi 😛

        Capisco quello che vuoi dire, il fatto che a me “Acrobata di Circo” non mi dice cosa sa fare il personaggio, soprattutto in un contesto avventuroso (ovviamente se il giocatore mi dice che vuole fare uno spettacolo circense, non ci sarebbero problemi), a meno che tutte le “abilità” non siano in questo stile. In altre parole mi ritrovo con un concetto tanto ampio che vuol dire tutto e niente in quanto non è una cosa “quantificabile”.
        Ovviamente essere un Acrobata del Circo apre altre strade: è un buon Background, Aspetto od altro che possa sfruttare nel gioco ma che non mi quantifica cosa so fare. Non so se mi son spiegato.

        Ciao 🙂

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