Giocare di ruolo con Jane Austen !
Come conciliare i romanzi di Jane Austen, la popolare scrittrice britannica vissuta alla fine del XVIII secolo e i giochi di ruolo cartacei ? Ce lo facciamo spiegare da Laura Cardinale, Vicepresidente dell’Associazione “il Salotto di Giano” e responsabile della sezione GDR, che per l’occasione ci dirà anche la sua in merito alla gestione dei gdr di tipo investigativo.
Intanto, a chi non conoscesse ancora Il Salotto e le iniziative che organizza in ambito giocoruolistico (tra cui l’Accademia del GDR), suggeriamo di leggere la bella intervista a Laura apparsa su questi lidi tempo fa.
Questa volta i ragazzi del Salotto, in collaborazione con la biblioteca Basc di Frascati, hanno deciso di organizzare un evento in onore di Jane Austen che, oltre alla parte letteraria, prevede anche una parte relativa al gioco di ruolo, con tanto di avventura ispirata ai romanzi della scrittrice britannica !
L’evento avrà luogo Venerdì 23 Marzo alla biblioteca Basc di Frascati, dalle 18:30 alle 23:30.
Ma bando alle ciance e passiamo la palla a Laura.
Jane Austen e il gdr investigativo
GDRM: Ciao Laura e bentrovata su GDR Magazine innanzitutto ! Prima di calarci nei dettagli, ci spieghi brevemente in cosa consiste l’evento e cosa bolle in pentola per i partecipanti ?
LC: L’evento unisce un po’ tutte le facce di Giano (la nostra associazione si chiama Il Salotto di Giano, rifacendosi al dio Giano Bifronte) ossia quella letteraria e, la più recente, legata al gioco di ruolo. Nel pomeriggio ci sono letture di passi scelti, in abito d’epoca. La sera, invece, la possibilità di provare in anteprima ‘orgoglio e deduzione’, ambientazione e avventura originali scritte dai corsisti di Adventure Writing della nostra ‘Giano Academy – Accademia del Gioco di Ruolo‘, con la mia supervisione in quanto coordinatrice del corso. Un’occasione per vivere l’epoca Regency, diventare i protagonisti della storia e incontrare i proprio beniamini letterari. Ormai il gdr letterario è una peculiarità della nostra associazione.
La scrittrice Jane Austen (Steventon, 16 dicembre 1775 – Winchester, 18 luglio 1817)
GDRM: Perchè un evento dedicato proprio a Jane Austen ? Cosa significa per te questa scrittrice, quali tra le sue opere preferisci e soprattutto, pensi che sia portatrice di un messaggio “attuale” ?
LC: In realtà l’evento non è partito del tutto da noi, così come la scelta della Austen non è stata totalmente nostra. Da diversi mesi ormai collaboriamo con la biblioteca Basc di Frascati che ci ha invitati a portare i nostri gdr letterari presso la loro sede per unire lettori e giocatori. Durante il nostro ultimo evento ci hanno chiesto di pensare qualcosa per marzo, in occasione del mese delle donne. Ci sono state diverse idee (avevamo inizialmente pensato di scrivere una storia in cui tutte le grandi scrittrici dell’800 si unissero per un’avventura), poi abbiamo optato per la Austen sia perché è molto nota al grande pubblico, anche grazie ai moltissimi adattamenti televisivi, ma anche per la sua versatilità. Esistono moltissimi ‘apocrifi’ che si prestano ottimamente a un gioco di ruolo: da Orgoglio Pregiudizio e Zombie, agli investigativi che abbiamo scelto noi (Morte a Pemberley di P. D. James e Orgoglio e Preveggenza di Carrie Bebris). Inoltre, proprio durante la prima lezione del corso di Adventure Writing, un corsista aveva utilizzato l’esempio austeniano in merito alla stesura di un’avventura. Sembrava proprio perfetto, perciò abbiamo deciso di adottarlo come progetto di corso. Poi, personalmente, sono stata molto contenta della scelta. Mi piace molto la Austen e già da un paio di anni con Il Salotto di Giano frequento la community Nel Mondo di Jane Austen, con cui collaboriamo in qualità di lettori in abito d’epoca. Mi piace particolarmente Orgoglio e Pregiudizio, ma anche Northanger Abbey. Di formazione sono una storica, perciò della Austen apprezzo moltissimo la capacità di descrivere un’epoca. I suoi personaggi rendono bene l’idea della mentalità, i costumi, la morale e l’etichetta.
Per quanto riguarda l’attualità, invece, farei un passo indietro. Di solito, prima ancora di pensare a come certi messaggi dei libri possano essere attuali, mi concentro sul significato che avevano all’epoca in cui sono usciti. Il rischio che si corre sempre è di forzare determinati aspetti e di mettere delle sovrastrutture non presenti nella mente dello scrittore. Quel che mi piace vedere nella Austen (e di altri autori del passato, in generale) è come certe cose non cambino, certi atteggiamenti o modi di fare. Notare come, in fondo, l’uomo non cambi poi tanto. Ovviamente vale anche il discorso contrario, ossia notare i contrasti. Questo per dire che non penso ai testi della Austen come a qualcosa di “attuale”, ma a qualcosa di “straordinario” per l’epoca in cui sono usciti e che quindi è bene diffondere e conoscere per capire meglio il passato.
GDRM: Bene, allora entriamo un pò nel vivo della questione con qualche anticipazione “tecnica”: quale regolamento avete deciso di utilizzare per l’avventura che si terrà durante l’evento e perchè ?
LC: Abbiamo optato per il GUMSHOE soprattutto per una serie di motivi pratici. In primis il fatto che la oneshot sia un giallo, quindi il sistema ben si prestava (gli indizi si trovano quasi in automatico, è la loro interpretazione e utilizzo che dipende dai player e dal dado). Poi è semplice, rapido da apprendere, considerando che abbiamo davanti un pubblico variegato che non è detto abbia esperienza con i gdr in generale. Soprattutto, fattore principale, lo conoscono quasi tutti i nostri Master, che quindi hanno dovuto solo conoscere l’avventura e non imparare un sistema ex novo.
GDRM: Hai tirato in ballo un discorso che ho già sentito in merito agli indizi e al fatto che nei gdr investigativi tradizionali può capitare di non trovarli se sbagli un tiro (naturalmente parlo del Richiamo di Cthulhu, le edizioni precedenti alla settima): secondo te quindi è più giusto che gli indizi vengano “trovati quasi in automatico” ? Non si rischia di offrire la pappa pronta ai Giocatori in questo modo e di non spronarli a darsi da fare sul serio per cercare indizi basandosi solo sulle proprie capacità e inventiva (piuttosto che sull’ “aiutino” del sistema) ?
Il Jane Austen’s House Museum a Chawton.
LC: Eh.. domanda spinosa! Innanzitutto una premessa doverosa: sono dell’idea che non solo i gusti siano personali (del master e dei player) ma che, in generale, molto dipenda dalle situazioni e dalla storia/narrazione scelta dal gruppo di gioco. Molto dipende da come il master decida di interpretare la parte dell'”indizio automatico”. Mi spiego meglio: io per esempio adotto un tecnica del tipo “se tu non lo sai, non lo conosce neanche il tuo personaggio”. Quando loro trovano un indizio, quindi, vuol dire capire come esso sia collegato alla storia. Dire “uso occultismo” (la cui abilità dovrebbe essere “automatica”) non vuol dire che magicamente sai come sconfiggere i Segugi di Tindalos (sto facendo ovviamente degli esempi a caso). Vuol dire che sai dove poter trovare informazioni in merito, a differenza di altri. Dovrai poi andare a recuperarle. Sono dell’idea che alla fin fine entrambi i sistemi possano essere utilizzati in maniera simile. Semplicemente uno è più narrativo e, forse, l’altro di meno. Ammetto di aver giocato come player ad entrambi i sistemi con Master che hanno, di fatto, mixato molto le cose. Quel che importa alla fine, secondo me, è che la storia sia godibile oltre che “credibile”. Il tipo di dado che tiro per raggiungere il mio scopo, in fin dei conti, è del tutto secondario.
GDRM: Tutto chiaro ! Prima di lasciarci, potresti darci un’anticipazione sui futuri progetti che avete in serbo in Associazione ?
LC: Beh per ora stiamo lavorando al Play: il nostro Master Andrea ha curato la storia che si utilizzerà come demo per Symbaroum da GGStudio e sarà con loro i giorni di fiera; il nostro Master Eugenio sarà invece con Wyrd.
A metà Aprile ripartono i corsi dell’Academy con i nuovi corsisti.
Nel frattempo… abbiamo un nuovo adattamento letterario in lavorazione, stavolta direttamente con l’autrice! Ma è ancora presto per dire di più!
Ringraziamo di nuovo Laura per essere stata con noi e averci parlato del nuovo evento organizzato dal Salotto di Giano e invitiamo chi volesse partecipare a consultare la pagina qui sotto ! A presto !
Gioca con Jane Austen
Il 23 marzo Il Salotto di Giano va nuovamente in trasferta a Frascati, ospite delle amiche della Biblioteca BASC (Via Giacomo Matteotti, 32)! Raggiungeteci per questo evento speciale dedicato a Jane Austen che vedrà, per la prima volta, il coinvolgimento di lettori, appassionati dell’epoca Regency in abito d’epoca e giocatori di ruolo!
viva la varietà ,
ma Austen temo sia dura da digerire …
Capisco poco la scelta del GUMSHOE. Come è possibile, con un regolamento di questo tipo, mostrare e sperimentare tutta la potenza che le parole e le maniere hanno nei libri della Austen? Come aiuta a rendere vibranti i duelli di arguzia? Come aiuta a far sì che le parole siano armi? Perché se qualcuno mi invita a giocare nel mondo della Austen, è questo che mi aspetto… Capisco la necessità di gestire in maniera non invadente l’ investigazione (e quindi ben venga il gumshoe, anche se non è il mio preferito), ma ho la sensazione che si perda qualcosa…
Le abilità sono state per la maggior parte modificate e portate in ambito “interpersonale”. Molto, poi, è lasciato all’interpretazione dei Player. Si tratta ad ogni modo di un adattamento degli apocrifi ossia Morte a Pemberley e Orgoglio e Preveggenza, non dei libri originali, che quindi già di per sé adottano delle modifiche. Se avessimo dovuto trattare un gioco sulla Austen pura, avremmo dovuto inventare o adattare un sistema del tutto diverso (oggetto peraltro di una delle lezioni del corso dell’Academy, alla presenza di Andrea Felicioni, uno degli autori di Memento Mori).