Il genio di Dave Arneson: in uscita un libro sul padre di d&d
Dave Arneson’s True Genius è un nuovo libro di Robert J. Kuntz (nome già noto agli appassionati di giochi di ruolo) uscito da pochi giorni tramite la casa editrice di sua proprietà Three Line Studio e dedicato per l’appunto alla figura di Dave, ma non solo (come vedremo).
Di David Lance Arneson (al secolo Dave Arneson) abbiamo già parlato approfonditamente nell’articolo dedicato al documentario Secrets of Blackmoor e per chi ancora non lo conoscesse, il buon Dave è stato il co-autore di Dungeons & Dragons assieme all’altro gigante dell’hobby, Ernest Gary Gygax.
Di Gary se n’è parlato (e se ne parla) moltissimo, mentre sempre più oscura e defilata è rimasta la figura di Dave Arneson, in special modo dopo il suo allontanamento dalla TSR e la rottura dei rapporti con Gygax, che ha dato luogo poi a dicerie e vere e proprie “guerre mediatiche” tra i sostenitori dell’uno e dell’altro.
la copertina del libro
Dave Arneson’s True Genius: l’importanza delle nuove concezioni di Dave
Il libro di Kuntz, a detta dell’autore stesso, ha lo scopo di descrivere il cambiamento di portata epocale, la “rottura”, operata da Dave Arneson nei confronti di duemila anni di game design: chiaro quindi che non stiamo parlando di una biografia ma di un approfondimento/ricerca/discussione sui temi portanti alla base del concetto di gdr nella sua totalità, temi che Dave fu tra i primi a sperimentare.
Dave Arneson durante una convention
Ricordiamo infatti che Dave Arneson fu il primo a creare Blackmoor (quella nuova concezione di gioco che in seguito avrebbe preso il nome di “gioco di ruolo” tramite la forma compiuta di Dungeons & Dragons) e a sperimentarlo con un gruppo di giocatori del Minnesota negli anni ’60: per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo alla nostra intervista a Greg Svenson, che a quelle prime seminali sessioni partecipò in qualità di giocatore.
E’ proprio su questo argomento (la forma pre-istorica di D&D e quindi del gioco di ruolo stesso in senso generale) che il testo di Robert J. Kuntz si focalizza e lo fa tramite tre saggi distinti:
- Dalla Visione alla Vicissitudine: La Nascita e il Ribaltamento del Concetto di GDR di Dave Arneson
- Dimensionalità nel Design: Un Analisi del concetto alla base del Sistema dei Sistemi di Dave Arneson
- Confutazione delle ipotesi che fanno derivare il gdr da Braunstein e Chainmail.
Nei primi due capitoli l’autore prende in esame non solo l’originalità delle concezioni di Arneson e la rottura con quelli precedenti, ma anche i cambiamenti e le modifiche operate da Gary Gygax, che avevano lo scopo di coerentizzare le idee di Dave per dare loro la forma di prodotto monetizzabile.
Nel terzo capitolo Robert smentisce quelle teorie che insistono nel fare derivare il gioco di ruolo da Braunstein e Chainmail chiarendo che sicuramente c’è una correlazione tra questi ultimi e i gdr ma allo stesso tempo insistendo sulla totale originalità della nuova concezione di Dave Arneson che prese la forma del primo gioco di ruolo fantasy.
Conclusioni
Come vedete ce n’è di carne al fuoco nonostante il libro conti soltanto 72 pagine: a mio modo di vedere, non si parla e si parlerà mai abbastanza di quel periodo seminale che io definisco preistoria di D&D e che contiene i germi di tutto ciò che é venuto dopo (Indie compresi). Naturalmente non posso ancora stabilire se il libro a mio parere “colpisce nel segno” oppure no, non avendolo ancora tra le mani. Ma quanto detto sopra porta comunque ad alcune riflessioni correlate.
Chiedersi come e perché Dave è giunto a concepire i tratti salienti del gdr è a mio modo di vedere il primo passo fondamentale per chiunque voglia redigere una teoria generale dei giochi di ruolo che abbia la pretesa di essere globale e credibile al tempo stesso. Troppo spesso invece noto nei cosidetti teorici del gdr la tendenza a screditare tutta la concezione dei gdr pre ’90 in quanto datata e superata: in questo senso, tutti i giochi di ruolo old school vengono semplicemente liquidati con l’appellativo di gamismo (anch’esso di parte nonché riduttivo, così come la teoria da cui deriva).
Secondo me invece la storia dei gdr ha importanza proprio in quanto storia, in quanto processo che ha un inizio con degli obiettivi o scopi precisi, i quali possono si subire delle modifiche e delle correzioni nel corso dell’evoluzione del gioco di ruolo ma che vanno purtuttavia messi a confronto nel loro insieme includendo anche quelle che erano le concezioni e lo spirito originari, in una totalità organica in cui ciò che viene dopo non è semplicemente una rottura e una rimozione di ciò che c’era prima, ma piuttosto una sua conservazione/superamento.
In quest’ottica, sia il libro di Robert J. Kuntz sia il documentario Secrets of Blackmoor di prossima uscita (che però fa riferimento ad un periodo temporale antecedente a quello di Dave) se non altro contribuiscono a puntare i riflettori su una fase della storia dei gdr (quella preistorica, appunto) che è sempre più avvolta dalle ombre a causa della progressiva scomparsa dei suoi protagonisti, il che ci lascia con molti interrogativi su quelle prime seminali concezioni di gioco di ruolo.