Awaken: avventure fantasy nel cupo mondo di Salvora
Da un pò di tempo a questa parte ricevo molti feed su Facebook a proposito di Awaken, un gioco di ruolo dark fantasy di Marko M. Sekul e Zoltan Lečei (parte del gruppo noto come “The Games Collective”) tradotto in italiano da Isola Illyon Edizioni.
Le immagini associate ai vari post di approfondimento erano davvero suggestive, ma in un primo momento ho pensato che il gioco fosse una specie di clone di Vampiri in salsa fantasy: i Personaggi protagonisti delle avventure infatti sono Risvegliati, umani che hanno sviluppato poteri sovrannaturali e che si cibano del sangue di creature note come Vargan.
Tutto questo mi ha ricordato molto i prodotti della White Wolf dei tempi d’oro, in particolare Vampiri ed Exalted; tuttavia ho accantonato presto i miei pregiudizi e deciso di guardarmi un bel video di dimostrazione del gioco, gentile concessione dei ragazzi di GDRangers.
Debbo dire che la dimostrazione ha in parte confermato i miei presentimenti, ma in parte ha anche confutato l’idea di Awaken come semplice “clone fantasy” di Vampiri: c’è molto altro rispetto alla solita minestra dark, specie per quel che concerne le meccaniche del gioco.
Siete curiosi di saperne di più ? Allora non indugiate oltre e proseguite nella lettura, il cupo mondo di Awaken vi aspetta !
Una delle numerose illustrazioni che troverete all’interno del manuale: sfarzo e decadenza trasudano da questa bellissima immagine.
Awaken in 4 punti essenziali
- Dark Fantasy. Salvora è una terra cupa, dilaniata dalle lotte intestine tra le fazioni che la governano; come se non bastasse, una razza oscura nata dalle profondità della terra e nota col nome di Vargan, minaccia i popoli del continente;
- Estetica e Grafica. Come annunciato nel cappello introduttivo, Awaken ha dalla sua delle ottime illustrazioni che sanno trasmettere l’atmosfera nel modo migliore. Ma non solo: il manuale si presenta con una grafica semplice e funzionale, mentre gli sfondi delle pagine non disturbano troppo la lettura;
- Regolamento Leggero, che esalta la creatività. Questo è uno dei punti di forza del gioco e la caratteristica che maggiormente lo distingue dai prodotti White Wolf: la facilità con cui si apprendono le regole e la chiarezza con cui sono spiegate. Niente termini astrusi come Vitae, Golconda, Frenesia o Camarilla e nessuna procedura complicata: gran parte del regolamento si riduce al lancio di alcuni d6, e la struttura è elastica al punto tale che le iniziative “creative” da parte dei Giocatori (quelle al di fuori delle regole scritte, per capirci) vengono incentivate con Bonus ai risultati;
- Manuale (Semi)Completo: Il Manuale base di Awaken in teoria contiene tutto ciò che vi serve per giocare. Tuttavia… beh, continuate a leggere se siete curiosi !
La storia di Salvora in pillole
Di solito inizio sempre le recensioni con la parte dedicata ai Personaggi, ma nel caso di Awaken, probabilmente la cosa più logica da fare è offrire prima dei cenni sull’ambientazione, in modo da calarvi subito nell’atmosfera dark di questo gioco.
Guerre e catastrofi di certo non sono mancate nella storia dell’universo di Awaken, ma l’umanità è sempre riuscita a risollevarsi in qualche maniera…
All’alba dei tempi esistevano solo due entità: una benevola e luminosa, nota col nome di Azimoth, e l’altra oscura e manipolatrice, Zimitra. Queste due divinità ovviamente erano in contrasto tra loro e se le davano di santa ragione nel loro mondo di origine, per cui decisero di auto-esiliarsi in un altro pianeta, quello dove si svolgono le avventure di Awaken.
E in quel nuovo ambiente, si diedero da fare per creare laghi, fiumi, monti e foreste; tuttavia si sentirono presto soli. Gli unici esseri senzienti oltre a loro erano i Primi, una razza di Giganti loro servitori, i quali però, a differenza degli dèi, non avrebbero vissuto in eterno: e infatti morirono.
Il loro posto fu preso da una nuova razza, quella degli Uomini. Qui però i due eterni nemici Azimoth e Zimitra trovarono l’ennesima occasione per litigare: infatti il primo voleva che la nuova razza fosse dotata di libero arbitrio, mentre per il bricconcello Zimitra essi non erano altri che schiavi sotto il suo controllo. Scoppiò così la Guerra Dell’Alba, che vide la vittoria di Azimoth, anche se, come al solito, a pagarne fu l’integrità del pianeta.
Tuttavia Azimoth e gli Uomini si misero di buona lena a ricostruire il ricostruibile. Il dio li istruì sui misteri della fede e fu così che i suoi figli manifestarono poteri sovrannaturali. Ma come è ben noto, l’idillio non poteva durare ! Infatti costoro iniziarono ad abusare delle loro capacità e a farsi guerra tra loro, provocando così l’allontanamento di Azimoth stesso.
Fu così che l’umanità, reciso il proprio legame con la divinità, perse gradualmente i propri poteri e ci fu un nuovo cataclisma, dal quale gli Uomini si ripresero solo a stento. Fu solo grazie all’avvento di Zois il Silente, un misterioso vegliardo che si fece ricevere dal Capo della Grande città di Jarillo, che gli Uomini ritrovarono la fede nell’antico dio e padre: da quel momento, iniziarono a nascere uomini dai poteri particolari, che la gente comune indica col nome di Risvegliati…
Chi sono i Risvegliati ?
I Risvegliati sono umani in tutto e per tutto fatto salvo per due cose: il colore dei loro occhi (che varia dall’argenteo all’ambrato passando per il dorato) e la capacità di utilizzare i Doni, ovvero i famosi poteri sovrannaturali che un tempo, prima dell’allontanamento di Azimoth, erano comuni anche tra i mortali.
Gli Ordini rappresentano un mezzo per raggiungere i propri obiettivi, ma anche un gruppo e degli ideali con cui identificarsi.
Ovviamente non ci si aspetta che il popolino tratti dei tizi che sono in grado di scagliarti lontano 3 metri con un’onda di energia come suoi pari: per questo motivo, i Risvegliati non hanno un buon rapporto con la popolazione e in virtù di ciò preferiscono stare con i loro simili.
E infatti il Risvegliato nella stragrande maggioranza dei casi aderisce ad un Ordine, che non è composto esclusivamente da Risvegliati, ma all’interno del quale queste figure possono se non altro entrare in contatto con altri come loro e darsi manforte a vicenda… almeno in teoria ! Nella pratica invece, ogni Ordine persegue il proprio obiettivo e questo di solito le pone in contrasto con le altre fazioni del continente di Salvora.
Tuttavia gli Ordini, anche se non è obbligatorio farne parte, forniscono ai Personaggi degli scopi alternativi oltre a quello implicito di difendere Salvora dalle minacce, specie dei Vargan. Oltre a ciò il manuale invita il Giocatore a rispondere ad una serie di domande, in fase di Creazione del Personaggio, per chiarire eventuali obiettivi personali del Risvegliato oltre alla personalità e al background.
C’è pure un altro motivo per cui la gente comune non ama i Risvegliati e si chiama Corruzione. No, non parliamo di mazzette e favori clientelari, ma di un processo che porta via via i Risvegliati a degenerare fisicamente e spiritualmente e che si avvia quando il Risvegliato utilizza i Doni troppo spesso. Questo può portare il malcapitato a divenire un Demone, una creatura che di umano ha ben poco e che naturalmente fa tremare le gambe al cittadino comune.
Per un pugno di d6: il Regolamento di Awaken
Prima di iniziare a parlare di regole, premetto che queste occupano poco meno di 30 pagine, combattimento incluso. La meccanica di base è molto semplice e si basa sulle riserve di dadi, come in Vampiri.
Il sistema di Awaken è davvero semplice ed elastico: poche sono le regole vere e proprie ed è facile gestire le situazioni dubbie grazie alle meccaniche base e al Bonus Creativo
La riserva di dadi si calcola sommando il punteggio di una delle 3 Caratteristiche (si, sono soltanto tre !) Socialità, Intelletto o Fisico al valore di un’Abilità (le Abilità sono 15, un numero esiguo se consideriamo la media nei giochi di ruolo che ne fanno uso). Contate i 5 e i 6: ciascuno corrisponde ad un Successo, e nella maggior parte dei casi ne è sufficiente uno solo per portare a termine il compito.
Nel combattimento questa elementare meccanica servirà a stabilire i vostri Successi in Attacco e in Difesa, che potrete poi “spendere” per effettuare colpi e parate; inoltre l’uso dei Doni vi fornirà Successi aggiuntivi. C’è un pò di confusione inizialmente per quanto concerne l’ordine di azione e l’uso dei Doni in battaglia, ma il manuale prova a chiarire il tutto anche tramite numerosi esempi, che aiutano non poco ad entrare nello spirito delle meccaniche e del gioco.
E questo è quanto, ma non è tutto. Infatti l’autore insiste molto sul concetto di Bonus Creativo, che ricorda molto la famigerata Rule of Cool. Se il Giocatore se ne esce con un’azione originale, avvincente e anche parecchio rischiosa, il Narratore può fornirgli dei Dadi aggiuntivi da sommare alla riserva. Il modo in cui questa semplice regola è implementata nella dinamica degli scontri, rende il combattimento in Awaken molto cinematico e free-form, cosa che sicuramente sarà apprezzata sia da chi muove i primi passi nel mondo dei gdr sia dai veterani.
Non dimenticatevi inoltre della Corruzione, di cui parlavo prima: se fallite un Test nell’utilizzo dei Doni, vi beccate Corruzione in base alla potenza del Dono usato ! Per cui bisogna fare attenzione a non fare troppo affidamento sui vostri fighi poteri da Risvegliato.
Il resto del Manuale
Ora che ho illustrato a grandi linee gli aspetti fondamentali di Awaken spendo qualche parola in più per il resto del Manuale. Come si può evincere da quanto ho detto sopra a proposito dell’atmosfera del gioco e dell’esiguo spazio richiesto dalle regole vere e proprie, la maggior parte del libro è dedicata all’ambientazione.
Il manuale di Awaken, in poco più di 200 pagine, racchiude le informazioni necessarie a gestire le prime campagne.
Per ambientazione non intendo soltanto la descrizione e la storia del continente di Salvora, ma anche i sotto-capitoli dedicati agli Ordini e alla natura dei Risvegliati stessi, oltre alla cultura e alle dinamiche politiche del mondo in cui si svolgono le avventure.
C’è poi la sezione dedicata ai Doni , una dedicata ai Vargan (i misteriosi esseri provenienti dalle viscere della terra) e l’immancabile Bestiario. Completano il tutto un capitolo dedicato ai Narratori e una breve avventura. Il manuale in tutto conta poco più di 200 pagine, quindi è decisamente snello e di facile consultazione, grazie all’ottima organizzazione.
Conclusioni, ovvero: chi ha paura dei Vargan ?
Intanto sgombriamo il campo dal dubbio iniziale: Awaken non è un Vampiri fantasy. Il regolamento ha dei grossi debiti nei confronti dello Storyteller System, questo è evidente, ma è talmente leggero che il paragone con Exalted, ad esempio, non si pone proprio. In quanto all’ambientazione essa ha ben poco dell’americanata gotica alla World of Darkness e risulta invece più tradizionale e europea, priva dei concetti metafisici e pseudo – filosofici a cui ci ha abituato la White Wolf. E per chi scrive questo è un pregio.
Stiamo parlando pur sempre di fantasy, ma ci sono parecchi elementi che lo contraddistinguono dal tipico. Ad esempio non ci sono draghi, elfi o maghi; c’è una sostanza detta Resina che viene utilizzata un pò in tutti i settori, dall’illuminazione di strade al rivestimento di armi e armature; e i nemici più pericolosi non sono orchi o stregoni malvagi, ma gli stessi Risvegliati. Solo per citarne alcuni.
La copertina del manuale base di Awaken
Il problema dell’ambientazione, a mio modo di vedere è che non emerge a sufficienza. E’ originale, ma non abbastanza da restare impressa nella mente del lettore, ed include elementi (quali i Colossi, ad esempio, ma anche la Resina) che sembrano integrati così, tanto per aggiungere carne al fuoco e non sembrano attinenti al resto. C’è una Chiesa, ci sono degli Ordini, ma gli intrighi politici di cui tanto si parla nel manuale non sembrano al centro dell’attenzione. L’ambientazione non sembra viva. Sicuramente c’è da aspettarsi che la cosa migliori con i supplementi successivi.
E non è nemmeno chiaro quale sia lo scopo dei Risvegliati. O meglio: il manuale lascia ad intendere che essi debbano diventare condottieri, capi politici o comunque figure di una certa rilevanza nel mondo di Salvora, tramite la militanza negli Ordini (i quali sono in parte una specie di partito politico). Tuttavia la mia impressione è che l’autore non sia riuscito ad integrare i Risvegliati col resto del setting, oppure che abbia voluto renderli talmente superiori e “estranei” alla gente comune, da isolarli completamente da tutto il resto. Mi spiego meglio facendo un paragone con Vampiri.
In Vampiri avevamo questi esseri superiori ma dannati, che dovevano combattere costantemente contro la loro bestia interiore (obiettivo 1) e allo stesso modo seguire le regole della Camarilla, pena l’estinzione della loro specie (obiettivo 2). Tuttavia il Vampiro aveva anche bisogno della gente comune, perchè gli forniva preziosissima Vitae (sangue), senza la quale sarebbe sprofondato nel Torpore. Inoltre i Vampiri avevano molte altre motivazioni che li spingevano ad agire, ad esempio raggiungere Golconda, oppure dedicarsi alle gioie della Diablerie per incrementare il proprio potere, oppure ancora farsi strada nella gerarchia del proprio Clan… Tutto questo in Awaken non c’è, e non si capisce per quale motivo un Risvegliato dovrebbe avventurarsi in giro per Salvora.
D’accordo, sono un Risvegliato, ho poteri divini: ma cosa me ne faccio ? Certo ci sono gli Ordini, ma l’autore stesso li ritiene facoltativi, laddove in Vampiri l’appartenenza ad un Clan era quasi obbligatoria: i Vili infatti erano trattati alla stregua di reietti. Quindi a mio modo di vedere bisognava soffermarsi un pò di più sulla natura dei Risvegliati: se sono esseri semi-divini, qual’è il rapporto col loro dio Azimoth ? Azimoth è un dio buono, quindi anche i suoi Risvegliati avrebbero dovuto rispettare una sorta di codice di condotta (non usare i Doni contro i semplici umani, aiutare i deboli, proteggere gli innocenti ecc.) che li avrebbe quindi tramutati in difensori dell’umanità, dandogli così uno scopo. Oppure, se ciascun Risvegliato fosse stato invece l’agente terreno di un dio specifico, fornire un codice di condotta differente. Gli Ordini mitigano in parte questa mancanza ma il legame tra l’Ordine e il Risvegliato è molto più flebile rispetto a quello tra il Vampiro e il suo Clan.
L’estetica e il regolamento sono il vero punto di forza di Awaken.
Il punto di forza di Awaken è senz’altro il regolamento, che è snello, elegante, di una semplicità disarmante ma a sua volta molto funzionale a ricreare scene da film d’azione. Alla creatività dei Giocatori viene dato il giusto peso, a mio modo di vedere: non è esaltata come nella Rule of Cool, dove tutto ciò che conta è solo la bontà dell’idea senza tenere conto degli altri fattori, ma premiata con dei piccoli bonus (da 1 a 3 dadi) che comunque spingono il Personaggio a lasciarsi andare in descrizioni fantasiose e molto cinematografiche al posto del solito “lo colpisco con la spada”.
La parte relativa ai Doni invece è un pò deludente. Considerando che ciò che contraddistingue un Risvegliato da un essere umano semplice è proprio la sua capacità di usare i Doni, venti sono davvero pochi ! Molti poi sono davvero poco ispirati: la maggior parte di essi è roba già vista e rivista, come l’invisibilità, l’onda di energia, la telecinesi o il semplice potenziamento di caratteristiche. E’ vero che questi sono i Doni disponibili all’inizio (e che sicuramente il meglio arriverà da futuri supplementi), tuttavia mi aspettavo qualcosa di più intrigante da associare a Personaggi carismatici quali i Risvegliati.
Personalmente avrei eliminato del tutto alcune parti del manuale dedicate ad elementi poco o nulla rilevanti alla luce della sessione media (per esempio i Colossi, 6 pagine e il Codice Vargan, che avrei ridotto di almeno 10 pagine) e avrei invece rifornito il libro di Doni aggiuntivi in modo da offrire più scelta al Giocatore e caratterizzare meglio ciascun Risvegliato.
A parte queste mie ultime considerazioni comunque, consiglio Awaken a chiunque abbia amato Exalted e che sia alla ricerca di un fantasy alternativo, dove i Personaggi non sono semplici avventurieri che vogliono mettere a segno il colpo grosso, ma esseri superiori dotati di capacità fuori dal comune; la chiarezza con cui sono spiegate le regole poi è da Premio Oscar, merito anche del regolamento leggero e dei numerosi esempi che costellano le pagine del manuale. Quindi, se volete un fantasy alternativo con regolamento gestibile anche da persone che non hanno mai tirato un d20 in vita loro, Awaken non vi deluderà !
Per ulteriori dettagli vi rimando alla pagina dedicata ad Awaken:
Awaken GdR | Isola Illyon Edizioni
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Bene cari lettori Risvegliati, siete riusciti a giungere alla fine della recensione senza soccombere alla Corruzione ? Vi siete trasformati in Demoni sbavanti ? No ? Allora onore a voi ! Qui termina la mia disamina del gioco di ruolo dark fantasy Awaken: come sempre, se avete dubbi sul gioco o critiche in merito a quanto scritto, non esitate a inviarceli tramite il box commenti qui sotto ! Alla prossima !
Recensione di alta qualità, come tutte le altre, del resto 🙂
Ciao Elvis, grazie per aver letto e soprattutto grazie dei complimenti 😀
Il gioco era da un pò di tempo sul mio radar e sono contento di averlo potuto finalmente leggere e recensire. Quello che mi ha colpito di più è il modo in cui gli autori hanno spiegato le regole… è vero che il regolamento in se è semplice, ma questo non sminuisce il lavoro fatto ! Anche la traduzione, di cui non ho parlato nella recensione, è davvero ottima ! I ragazzi di Isola Illyon hanno fatto un buon lavoro 🙂
effettivamente la traduzione è IMPECCABILE 😉 quando avrò dei dubbi sull’acquisto di un gioco di ruolo farò un salto sulla tua pagina, per vedere se lo hai già recensito o meno 😛
Continua così, Dani!
Grazie Elvis, troppo buono 🙂
Farò del mio meglio per scrivere più recensioni, il tempo è tiranno !