Hawat: la recensione del gdr post nucleare con gli Avatar
Avete presente gli Avatar del film di James Cameron ? Bene: sostituiteli con esseri antropomorfi nati da un mix di DNA umano e animale guidati a distanza tramite connessione neurale da piloti umani che vivono (sarebbe più corretto dire “sopravvivono”) in un mondo post nucleare e avrete già una buona approssimazione del nuovo gdr Hawat edito da Acchiappasogni.
Naturalmente non è tutto qui ma questa breve introduzione dovrebbe già avervi incuriosito: se così è stato, allora non vi resta che continuare con la lettura dell’articolo, nel quale vi sveleremo punto per punto le caratteristiche di questo nuovo gdr post apocalittico tutto italiano frutto della creatività di Andrea Carbone e che ha molti punti in comune con Musha Shugyo, il gioco di ruolo a tema picchiaduro pubblicato sempre dai ragazzi di Acchiappasogni. Se volete un assaggio del gioco vi suggerisco di scaricare gratuitamente la presentazione in formato .pdf.
Bene: infilatevi il casco, attivate le connessioni neurali e interfacciatevi col vostro Avatar… si parte !
Foto di gruppo degli Avatar: ragazzi, un bel sorriso… dite cheeeeese !
Hawat gdr in 4 punti essenziali
Come sempre prima di addentrarci nei dettagli del regolamento, soffermiamoci qualche minuto sulle caratteristiche peculiari di Hawat.
- Focus sul combattimento: proprio come il cugino Musha Shugyo, anche il sistema di Hawat pone maggiore attenzione sulle meccaniche di combattimento (specialmente nella scelta delle Tecniche da effettuare), mentre per la risoluzione delle altre azioni si affida ad un sistema molto più leggero e legato al giudizio del master ;
- Gestione dell’Overdrive: in combattimento non dovrete preoccuparvi soltanto di cosa fare e di quale Tecnica usare ma anche del livello di Cariche Overdrive accumulate: infatti alcune Tecniche implicano l’accumulo di Overdrive e se questo totale supera una certa soglia ciò comporta alcuni effetti negativi che variano dalla perdita del controllo dell’Avatar da parte del pilota fino alla morte dell’Avatar stesso. Questo aggiunge un ulteriore livello di profondità ad un contesto (quello degli scontri) che altrimenti ruoterebbe soltanto attorno al solito attacco-danno ;
- Sviluppo del Personaggio: il gioco offre un’interessante ventaglio di possibilità per migliorare il vostro Avatar, da Equipaggiamento speciale ad Addestramenti Avanzati, senza dimenticare la scelta delle Tecniche che sono un pò il cuore del combattimento e quindi del gioco stesso;
- I veri protagonisti sono gli Avatar: ciò significa che gran parte delle avventure vedranno queste enormi creature antropomorfe quali protagonisti e non i fragili esseri umani che le governano da lontano (sebbene il regolamento ci offra alcune linee-guida qualora decidessimo di far agire i piloti al posto degli Avatar). Le regole per la creazione dei Personaggi sono suddivise tra Statistiche degli Avatar e Addestramenti del pilota ma è palese l’importanza data ai primi, specie per quanto riguarda la possibilità di personalizzarli tramite la scelta di Razza, Tecniche, Tratti e Upgrade.
Il mondo di Hawat
Tutto ebbe inizio (o fine, a seconda dei punti di vista) con la Guerra di Nessuno: non si sa quali siano le cause e chi l’abbia scatenata, ma dopo che le bombe caddero, non rimase più nulla sulla superficie terrestre.
Suggestiva immagine di una nave incagliata su una cascata… questo e altro troverete nel mondo post apocalittico di Hawat
I sopravvissuti si dividono in due categorie: i più fortunati hanno trovato rifugio in vaste città sotterranee edificate dalla Hawat, una corporazione che prima della catastrofe era specializzata in farmaci e che ora fa il bello e il cattivo tempo perché può decidere chi far entrare e chi lasciare fuori dai loro giganteschi bunker, ottenendo così un potere decisionale che va al di là di quello dei singoli Stati Nazionali (del poco che ne resta, almeno); tutti gli altri disgraziati devono accontentarsi delle briciole, costretti ad una strenua lotta per lo sopravvivenza in una superficie ormai contaminata dalle radiazioni e dalle sostanze tossiche rilasciate durante la Guerra.
Ma l’Hawat non la fa da padrona soltanto per via dei bunker, ma anche grazie agli Avatar, creature antropomorfe frutto della combinazione di DNA umano e animale, che grazie alla bioingegneria sono in grado di resistere meglio di chiunque altro ai pericoli della terra post-olocausto. Gli Avatar non solo sono più forti e più resistenti ma grazie alle loro qualità animalesche possono svolgere compiti e missioni impensabili per un essere umano, per quanto abile egli possa essere.
Fu l’Hawat stessa a creare gli Avatar e a tutt’oggi ne detiene il monopolio, utilizzandoli per svariati compiti i più frequenti dei quali sono missioni di ricognizione in superficie, anche se secondo alcuni tutto questo è soltanto una copertura: il vero obiettivo dell’Hawat sarebbe il dominio totale del pianeta e per contrastare le mire espansionistiche della corporazione è sorta un’organizzazione segreta nota come I Ribelli. Come se non bastasse ci sono pure i Razziatori, i perdenti, quelli costretti a restare in superficie e che non possono far altro che togliere ai più ricchi (quasi sempre l’Hawat) per dare a se stessi…
Avatar e Piloti: la creazione del Personaggio
Come abbiamo già accennato sopra, in Hawat vi troverete ad interpretare due entità: gli Avatar, esseri antropomorfi dotati di capacità sovrumane, risultanti da esperimenti che miravano a fondere il DNA umano con quello animale, e i Piloti, che di sovrumano non hanno nulla ma che rappresentano la “mente” e la volontà degli Avatar.
Dei Piloti dovete stabilire solo la Fazione e gli Addestramenti; per quanto concerne gli Avatar invece, il processo è molto più articolato e passa per la scelta della Razza (e relativi Tratti) , Tecniche e distribuzione dei punti nelle Statistiche di Combattimento; in futuro potrete personalizzare ulteriormente i bestioni tramite gli Upgrade e l’acquisizione di nuove Tecniche.
Una Insecta, una delle Razze Avatar a disposizione dei Giocatori, posa per noi di GDR Magazine… uno sguardo profondo, non c’è che dire !
La scelta della Fazione è fondamentale perché determina il tema della campagna: sarete mercenari senza scrupoli impegnati in missioni segrete per la corporazione Hawat, Ribelli idealisti che si dedicano ad azioni di sabotaggio o rudi Razziatori il cui unico obiettivo è quello di sopravvivere con qualsiasi mezzo ? La scelta della Fazione vi offre alcuni benefici (come armi e tecnologia avanzata per gli Hawat) ma comporta anche alcuni svantaggi (come l’essere costantemente ricercati dagli sgherri dell’Hawat, se siete Ribelli).
Direi però che la fase più importante è quella della scelta della Razza: infatti è qui che stabilirete le caratteristiche fondamentali del vostro Avatar selezionandone la specie e 3 Tratti dalla lista ad esse correlata, di cui uno deve essere negativo. Si va dai felini ai canidi, passando per insettoidi e rettiloidi, ciascuno con qualità che ricalcano molto bene la natura della rispettiva specie di riferimento. Da menzionare anche i tratti di personalità, anch’essi derivanti dall’animale di riferimento, come ad esempio la disciplina del canidae e l’imprevedibilità del pachydermata.
Successivamente passerete a stabilire i valori di combattimento e le Tecniche, anch’essi da non sottovalutare considerando che il tema di questo gioco di ruolo, lo ribadiamo, è proprio lo scontro fisico. E’ sufficiente suddividere 10 punti tra Attacco e Difesa e scegliere 3 Tecniche Overdrive associate alla Razza scelta.
Gli Addestramenti sono le Capacità di Hawat: si tratta di termini molto generici e descrittivi (per esempio Lame o Biomedica) che oltre ad offrire benefici specifici offrono un Dado Bonus se il master stabilisce la loro correlazione con l’attività compiuta dall’Avatar. Da tenere a mente che sebbene gli Addestramenti pertengano ai Piloti e non agli Avatar, questi ultimi possono usufruirne grazie alla connessione neurale che permette ai primi di condividerli con loro.
L’Equipaggiamento in Hawat non viene stabilito dai Giocatori ma bensì dal master: l’attrezzatura a disposizione degli Avatar dipende dalla missione specifica nonché dalla Fazione scelta (se sei della corporazione ovviamente avrai gingilli molto più costosi).
Visto che siamo ancora in ambito Personaggi mi sembra il caso di parlare dell’avanzamento, che in questo gioco di ruolo è detto Evoluzione. L’Evoluzione può prendere la forma della Rigenerazione, un processo che migliora le caratteristiche fisiche dell’Avatar e gli permette di acquisire nuove Tecniche Overdrive, oppure sarà legato al completamento di una missione (obiettivo) e in tal caso comporterà l’acquisizione di nuovi Addestramenti, specie quelli Avanzati (si tratta di una versione potenziata di quelli Base) e Upgrade (miglioramenti dovuti a innesti cybernetici o genetici).
La gestione degli scontri in Hawat
Il sistema di combattimento in sé stesso è davvero semplice: tira 1d6, sommalo alla caratteristica Attacco dell’Avatar e spera di ottenere un valore più alto del totale di 1d6 + caratteristica Difesa del bersaglio. La differenza tra i due risultati rappresenta la quantità di Punti Vita persi dalla vittima dell’attacco. Le cose si complicano quando entrano in campo due fattori, ovvero la Tecnica Overdrive usata e le Cariche Overdrive accumulate fino a quel momento.
Una coppia di Avatar in assetto da battaglia
Le Tecniche sono mosse speciali molto più potenti di semplici pugni calci e coltellate, ma proprio per bilanciare questo, il loro utilizzo comporta l’accumulo di Overdrive. Man mano che accumulate Overdrive il vostro Avatar potrà ottenere dei benefici (dovuti in gran parte alla foga della battaglia e alla scarica di adrenalina) ma superata una certa soglia rischierà di subire danni o di sfuggire al controllo del Pilota tramite un risveglio della propria coscienza (un pò come accadeva in Evangelion quando gli EVA andavano in Berserk). Se insistete nell’accumulo di Cariche Overdrive inoltre, il risultato finale sarà la morte dell’Avatar per sovraccarico neurale.
Il regolamento però invita anche i Giocatori a non focalizzarsi troppo sui numeri, suggerendo loro di descrivere il modo in cui portano un attacco: questo può garantire un Dado Bonus sul test di Attacco, così come se sfruttiamo Addestramenti particolari o terreno vantaggioso. Inoltre il manuale offre dei consigli per evitare che i Giocatori usino sempre le stesse Tecniche , un problema che se sfugge di mano può portare a scontri noiosi e ripetitivi.
Ma che succede quando un Avatar perde tutti i Punti Vita ? Intanto non bisogna disperare, perché non tutto è perduto: la Hawat non può permettersi di perdere i costosi esemplari e farà di tutto per rianimarli. Se la connessione neurale tra Pilota e Avatar è ancora attiva e si agisce tempestivamente, è ancora possibile salvare il bestione. Tuttavia se siete dei master davvero cattivi o se semplicemente volete aggiungere un ulteriore livello di tensione e imprevedibilità, potete usare una regola opzionale che stabilisce cosa accade al corpo del Pilota quando l’Avatar muore.
Per quanto riguarda invece le meccaniche per la risoluzione delle azioni al di fuori del combattimento, Hawat fa uso di un sistema molto simile a quello di Musha Shugyo: si lancia 1d6 e si consulta una tabella apposita per stabilire se l’azione è riuscita e quanto bene, tramite una scala di gradi di successo che va dal Fallimento con Complicazione alla Riuscita più Beneficio. Fattori che rendono il compito più facile o difficile (Addestramenti, aiuto da parte di compagni, stress, ecc. ecc.) permettono di tirare dadi aggiuntivi detti Dadi Bonus e Malus; ogni Bonus cancella un Malus e si sceglie sempre il risultato migliore (nel caso dei Bonus) o peggiore (nel caso dei Malus).
Il resto del manuale
La scheda Personaggio di Hawat
Il manuale di Hawat si chiude con alcuni interessanti suggerimenti per la gestione degli scontri, tra cui la creazione di Parassiti (i classici mostri mutati che ogni ambientazione post apocalittica dovrebbe avere !) ma anche di cari vecchi avversari umani.
Il Capitolo 7 è dedicato alle Avventure e offre diversi spunti per missioni che potrete adattare alla vostra particolare interpretazione del mondo di Hawat. Il Capitolo si conclude con una breve avventura dimostrativa.
L‘Appendice infine, raccoglie tutte le tabelle e le liste di Tecniche, Equipaggiamento, Addestramenti ecc. ecc.
Conclusioni
Non si può parlare di Hawat senza menzionare anche Musha Shugyo, il gioco di ruolo con il quale condivide la tematica di base (ossia gli scontri corpo a corpo) e il sistema di combattimento e risoluzione delle azioni. Di Musha Shugyo ho parlato brevemente in occasione della recensione di Noi/Loro : in quel contesto ho lodato il modo in cui il gioco gestiva gli scontri e ricreava perfettamente le dinamiche dei picchiaduro anni ’90 , ma allo stesso tempo mostrai delle riserve sia sull’assenza di un’ambientazione dedicata sia sul meccanismo di risoluzione delle azioni che era un pò troppo scarno e soggetto al giudizio del master.
Debbo dire che Hawat ha fatto molti passi avanti sotto questo punto di vista, probabilmente per via del fatto che a differenza del fratello maggiore, la creazione di Andrea Carboni era inizialmente nata come gioco di ruolo “tout court” e non incentrata solo sui combattimenti uno contro uno. L’implemento dei Tratti e degli Addestramenti in particolare rendono Hawat un gioco di ruolo completo: intendiamoci, il focus è sempre sugli scontri reminescenti dei picchiaduro anni ’90 (questo è inevitabile visto il motore di base), ma la sistemazione e coerentizzazione del sistema di risoluzione delle azioni resa possibile anche grazie al meccanismo dei Dadi Bonus e Malus (assente in Musha Shugyo) oltre che dai Tratti/Addestramenti di cui parlavamo poc’anzi, permette di gestire anche tipologie di avventure non incentrate sul combattimento corpo a corpo senza sforzo e integrandosi abbastanza bene con le regole dedicate al combattimento.
Lasciando da parte il paragone con Musha Shugyo e focalizzandomi sulle peculiarità del gioco in se stesso, ritengo Hawat un’ottima fusione di più elementi: un’amalgama di fantascienza, giochi picchiaduro e strategia di combattimento, incentrato sul divertimento dato dal poter governare creature di gran lunga più potenti di un uomo ma che si ispirano pur sempre agli animali che tutti conosciamo (con tutti i loro pregi e difetti); queste creature sono viventi, non sono mech o robottoni giapponesi e quindi il giocatore viene in qualche modo spinto ad affezionarsi ad essi in una maniera che non sarebbe stata possibile se si fosse trattato di macchine.
Dal punto di vista delle regole di combattimento, l’interessante implementazione dell’Overdrive offre un livello di profondità ulteriore al combattimento, ma anche una maggiore complessità: non si tratta più solo di scegliere quale Tecnica utilizzare (come in Musha Shugyo) ma anche di tenere d’occhio l’accumulo di Overdrive. Questo ci pone dinanzi ad interessanti dilemmi strategici: ci concentreremo sull’attacco tramite l’utilizzo di Tecniche ma a rischio di collassare a causa dell’accumulo di Overdrive ? O opteremo per una maggiore prudenza a discapito dei danni inflitti al bersaglio ?
Come spesso accade nei gdr molto tematici, il focus dato ad alcuni elementi porta a trascurarne altri. In Hawat a pagarne è l’ambientazione. Sebbene descritta a grandi linee all’inizio e sebbene qualche elemento trapeli anche nel capitolo dedicato agli spunti avventura, ciò che manca è la descrizione di una regione o area da cui partire. Vista l’enorme importanza che le tre Fazioni rivestono nell’ambientazione inoltre (in special modo l’Hawat), sarebbe stato opportuno dedicare almeno una manciata di pagine a ciascuna: qual’è l’organizzazione interna dell’Hawat, ad esempio ? Dire che si fonda su una gerarchia militare non è abbastanza. Di quali mezzi dispone ? Com’è strutturata una tipica città sotterranea da loro gestita ? E lo stesso discorso di può fare a proposito delle altre due Fazioni. Ma questo, ribadisco, è lo scotto da pagare in un gioco leggero (poco più di 100 pagine) e fortemente tematico come Hawat.
Bene Piloti, anche questa volta missione compiuta ! Possiamo parcheggiare gli Avatar, togliere i caschi, staccare gli elettrodi e andarci a prendere un bel caffè liofilizzato dei distributori automatici dell’Hawat (una vera schifezza, ma pur sempre un lusso in un mondo post-nucleare !). Se avete trovato interessante la recensione del gioco, vi invitiamo a condividerla sui canali social; se avete domande o dubbi su Hawat invece, potete usare lo spazio dedicato ai commenti. Alla prossima recensione !
Hawat è il classico GdR che da un lato mi intriga e dall’altro mi lascia meh. Il fatto è che a me i mondi post-apocalittici interessano poco, in quanto mi interesserebbe di più giocare la ricostruzione piuttosto che la sopravvivenza, come di solito accade e dove anche Hawat non fa eccezione. Tuttavia sono anche un gran appassionato di animali antromorfi e vedere questi come vengono realizzati in un sistema come Musha Shugyo mi ha sempre interessato.
Questa recensione non mi smuove dal mio dubbio, anzi lo rafforza.
Ciao 🙂