Stars Without Number: gdr old school nello spazio

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2 risposte

  1. Red Dragon ha detto:

    Di questo gioco mi ha interessato soprattutto la parte di creazione del mondo e seguenti perché sembra prendere in considerazione l’annoso problema di “come rendere interessante l’esplorazione”. Dico sembra perché il gioco è dannatamente in inglese e quindi non so dire se lo risolve davvero o meno. In tutti i “creatori di mondi alieni per giochi fantascientifici” che ho trovato nei vari GdR, ti creano dei pianeti magari interessanti per te che li crei, ma per i giocatori è un “beh, che ci faccio qui?” (di certo non c’è la meraviglia di vedere qualcosa di nuovo, visto che di fatto non la vedi). Qui invece sembra che, oltre a creare il pianeta, cerchi di creare “ok, ora ho qualcosa da fare”. Sarà vero? Boh!

    Ciao 🙂

    • Daniele ha detto:

      Ciao Red Dragon, hai centrato in pieno una delle caratteristiche più evidenti di questo gioco 🙂
      Infatti come spiego anche nell’articolo, oltre alla generazione dei dati morfologici del pianeta c’è tutta una serie di tabelle e sistemi che ti aiutano a creare spunti per le avventure… e con il sistema dei tags praticamente tutto diventa uno spunto per un’avventura 🙂

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