Come spiegare il GDR ai neofiti

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7 risposte

  1. Red Dragon ha detto:

    Ecco un Letterato che è diventato GM 😀

    L’articolo è molto interessante ma ha un errore di fondo importante:
    “dite chiaramente che le regole nel GDR sono linee guida che il DM (e il gruppo, in alcuni casi) deve adattare per gestire la probabilità di riuscita delle azioni che i Personaggi tentano.”
    No. Questo no. Assolutamente! Primo non hai ancora detto cos’è un DM, secondo crea più problemi che altro, posso dirtelo per esperienza.
    “Cercate di far passare da subito il concetto che la presenza di regole (e dei dadi) è necessaria perchè i Personaggi abbiano un’equa possibilità di riuscire in ciò che fanno, e che altrimenti spetterebbe solo al Master giudicare secondo suo arbitrio e capriccio.”
    Questo sì. Aggiungere che ci saranno sicuramente situazioni in cui sarà necessario adattare o modificare le regole dato che non sempre prevedono tutte le situazioni possibili, ma queste non sono linee guida, ma regole! Il fatto che una regola sia adattabile non fa di essa una linea guida, altrimenti finisce: “dato che il TpC è una linea guida, taglio la testa al drago e mi prendo il suo tesoro. No, hai detto tu che è una linea guida, quindi posso farlo!”

    Troverei invece molto più utile puntare sul concetto di mondo immaginario ed interazione su di esso: “il collo del drago è enorme e non puoi lontanamente sperare di tagliargliela in un colpo solo. Tuttavia è possibile comunque fargli qualcosa”. Poi a seconda del regolamento, può essere che bisogna guardare prima alle regole e poi a quello che succede nel mondo (D&D) oppure viceversa (Dungeon World); ma quest’ultima non è introduttivo 😉

    Ciao 🙂
    PS: vado domattina in vacanza. Leggerò la tua risposta al mio ritorno ^_^

    • Daniele ha detto:

      Ciao Red !
      Il punto è che se dici a qualcuno che quella è una “Regola”, allora gli fai capire che non può essere adattabile, ma che dev’essere presa così com’è, alla lettera, e questo porta i Giocatori a credere che il manuale vada seguito pedissequamente. Per questo Gygax usò il termine “linee-guida”. Però capisco la tua critica e sono d’accordo in parte, diciamo che la differenza di opinioni sta nella scelta dei termini: io preferisco chiarire fin da subito che le regole nel GDR vanno sempre adattate al caso, per evitare che ci si approcci alla sessione come se fosse un gioco da tavolo… ecco perchè prediligo “linee-guida”. Fino ad ora nessuno si è sentito confuso, e sono più di 20 anni che accolgo nuove leve nel meraviglioso mondo dei giochi di ruolo 😀
      Io comunque appartenevo alla categoria degli Esperti: credevo che i gdr fossero esattamente come dei libri-game, cioè a tappe forzate, finchè i player più esperti mi fecero notare che sbagliavo 😉

      Buone vacanze !

  2. Maxwell ha detto:

    in breve : li fai giocare .

    • Daniele ha detto:

      No dai, cosa avrei scritto a fare l’articolo allora ? 😀
      Il gioco giocato arriva dopo che hai spiegato un pò di cosa si tratta: non sempre si ha il tempo e l’opportunità per approntare una sessione no ? Molti neofiti poi non si siedono nemmeno al tavolo, se prima non gli fai capire per bene in cosa consiste un GDR.

      • Maxwell ha detto:

        sul tuo articolo non discuto .
        io passo dal mutismo al logorroico , quindi possono ben affermare che troppi bla bla ,
        possono annoiare ed allontanare il possibile giocatore , o anche fargli pensare altro .
        tante volte , specie nel nuovo millennio , ho incontrato gente che crede che D&D funzioni sulle super-cazzole .
        o di contro , sia 1 mazzo di carte magic recitato .
        se non si ha il tempo x la sessione , non si ha il tempo neanche x spiegarlo , no ?
        da parte mia , ho visto che conta di + provare , che esporre .
        poi si và di particolari (discussi) nel gioco (lento e gradualmente velocizzato , in base alla crescita al tavolo) .

        • Daniele ha detto:

          Beh siamo d’accordo su questo, nel mio piccolo ho provato a sintetizzare un pò le caratteristiche principali di un gdr: l’importante è non dilungarsi sui dettagli ed evitare di confondere/annoiare l’interlocutore.

          • Maxwell ha detto:

            bisogna sempre tener conto di cosa esponiamo verbalmente , e di cosa interessi a chi ascolta .
            io x esempio in primis voglio saper dei mostri , cosa che non ti presenta nessuno .
            se avessi solo ascoltato , e mai giocato , non farei GDR dal 1990 .
            invece ho prima provato , fatto schifo , poi domandato .

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